Essere omosessuali sotto il fascismo

I ragazzi di Catania confinati alle Tremiti

di Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio


Sinossi
Nel 1939, a seguito di meticolose indagini, decine di omosessuali catanesi (in gran parte giovani o giovanissimi) vengono prima incarcerati, poi mandati al confino alle Tremiti fino allo scoppio della guerra, in due casermoni sull’isola di San Domino. Tornati a Catania, cercheranno di dimenticare e far dimenticare ciò che hanno vissuto. Pochissimi di loro, a distanza di decenni, hanno accettato di raccontarlo. A partire da queste testimonianze e da fonti d’archivio è possibile ricostruire un mondo che sembrava scomparso nel nulla. Gli appuntamenti sulla spiaggia di notte, le sale da ballo per soli uomini, le complicità, le rivalità, i travestimenti, gli espedienti, la paura, l’amore. E poi, dopo l’arresto, gli stratagemmi messi in atto dalle famiglie, le situazioni paradossali della vita al confino, i tentativi quasi sempre vani di rivendicare la propria innocenza e guadagnarsi la libertà. Il tutto nel contesto di un’Italia fascista decisa a reprimere con fermezza – non solo a Catania – tutto ciò che minaccia “l’integrità della stirpe”: i gay non fanno figli (e non devono farne).

Bio


Gianfranco Goretti (1965) ha svolto fin dal 1987 ricerche sul confino degli omosessuali sotto il fascismo, approdate a una tesi di laurea in storia moderna e a diverse pubblicazioni, tra cui La città e l’isola (con Tommaso Giartosio, Donzelli 2006 e 2022). Insegna nelle scuole superiori.

Tommaso Giartosio (1963) ha pubblicato opere che si collocano tra il saggio letterario e il racconto autobiografico, tra cui L’O di Roma (Laterza 2012), Tutto quello che non abbiamo visto (Einaudi 2023), e le poesie di Come sarei felice (Einaudi 2019, Premio Napoli). Con Gianfranco Goretti ha scritto La città e l’isola (Donzelli 2006 e 2022). È redattore di “Nuovi Argomenti” e conduce da molti anni il programma di Rai RadioTre “Fahrenheit”.
La memoria è un ingranaggio collettivo