Razza Partigiana

La storia di Giorgio Marincola

di Carlo Costa

Pizzo Calabro, 1930. Giorgio è il primo a sinistra nella seconda fila dall’alto. La foto di classe della seconda elementare.


Sinossi
Giorgio Marincola è stato uno dei pochi partigiani italiani afrodiscendenti. Studente di Pilo Albertelli, entrò nel Partito d’Azione combattendo a Roma e nel viterbese nei nove mesi di occupazione tedesca. Dopo la liberazione della capitale, nell’intelligence militare britannica, per essere paracadutato in Piemonte. Catturato durante un rastrellamento, venne tradotto nel campo di
concentramento di Bolzano. Sopravvissuto al lager, si unì ad una formazione partigiana della Val di Fiemme. Cadde in combattimento il 4 maggio 1945, in quella che è ricordata come l’ultima strage tedesca sul suolo italiano. Sembrerebbe incarnare l’archetipo retorico dell’eroe / vittima, ma la
ricostruzione della sua figura consente di mettere a fuoco i tanti contesti attraversati nel corso della sua esistenza


Bio


Carlo Costa (1978) è dottore di ricerca in Storia Contemporanea, esperto in comunicazione storica e diplomato presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma. Insegna presso il Master in Comunicazione Storica dell’Università di Bologna. Fa parte del
comitato scientifico della collana editoriale del Master e della rivista digitale open access «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche». Si occupa di storia di movimenti politici, prevalentemente di natura estremistica. Dopo diversi anni di studi sulla Resistenza romana, si è dedicato alla storia dei movimenti di estrema destra nella capitale in età repubblicana. È autore del
saggio Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (1923-1945), Iacobelli, Roma, 2015 (1a ed. 2008) e, con Gabriele Di Giuseppe, del saggio Corpo Estraneo. Storia di Giorgio Vale (1961-1982), Milieu, Milano, 2021.


Foto copertina: Archivio famiglia Marino, “Fotografie”,

La memoria è un ingranaggio collettivo